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... ciao bà ...

domenica 13 luglio 2008

Il sentiero formativo delle rassegne estive

Il dono più grande che un genitore può fare ad un figlio è quello di trasmettere le proprie conoscenze; quello sublime che una persona può fare alla propria gente è quello di comunicare le proprie consapevolezze per continuare a rafforzare il pensiero guida della civiltà e del progresso nella solidarietà.

L’estate ci propone molte opportunità, tra queste l’individuazione di un sentiero nuovo che si va delineando nel percorso della formazione umana per tutti, ed è il sentiero della interazione continua tra i cittadini, le istituzioni formative e la società civile. Alla luce delle tante calamità sociali, del declino dell’uomo, della fievole tenuta di molte istituzioni, la ricerca di una educazione permanente pare sia la sola possibilità per recuperare l’uomo moderno e riprendere a camminare in sua compagnia.
Questo significa che così come tutti disponiamo dei generati tecnologici e meccanici che la scienza ci propone, così dovremmo tutti servirci della ricerca e del progresso umano e culturale di quelle, per fortuna tante, persone che svolgono nella vita attività tese a elevare l’animo di tutti ed a costruire la capacità di vivere secondo i tempi. E’ questa la vera scommessa del presente per non cadere vittime di non importa quale innovazione che la ricerca ci propone, inclusi i surrogati peggiori che la fragilità dell’animo umano spesso ci riserva in termini di errati sentimenti e atteggiamenti personali.
In questo senso uomini e istituzioni avrebbero, hanno, il dovere di interagire continuamente per un solo obiettivo: adeguare il cittadino ai tempi e renderlo capace di risolvere i tanti complessi problemi della contemporaneità, ma forse anche per capire gli altri ed essere più riparati dagli intrighi burocratici e cavilli giudiziari.
Sono tante le iniziative culturali che si svolgono nella nostra provincia durante il periodo estivo, grazie alla lungimiranza di alcuni operatori culturali che hanno avuto una visione salvifica di organizzare le rassegne estive. D’altronde, come non stimare il fatto che altre presenze culturali svolgono appieno il ruolo propulsore nella formazione e nella conoscenza dei cittadini moderni!?, declinando l’arte, quella pittorica in particolare, in funzione civile. Come non riferirsi direttamente alle cose che viviamo, all’aria che respiriamo, allo splendore cromatico generato dalla convergenza dei tanti fenomeni della natura che emerge in tutta la sua possanza interiore e si trasferisce nell’agire dell’uomo, nel pensare di una comunità, nella espressione di una civiltà che organizza e prepara quella futura, custodendo e alimentando l’orgoglio del passato espresso dall’agire di ogni uomo. La cultura, come la sua divulgazione, è conquista quotidiana che ricerca salvezza e non può, contrariamente alla idea comune, starsene in disparte, o essere scioccamente messa da parte, rendendola un bene per pochi e non respiro per tutti.
E’ sulla cultura che si fonda l’autorità, mentre i letterati e gli artisti sono gli specialisti della disciplina civica su cui si fonda e si giustifica il potere. Gli artisti devono sapere, andandone fieri, che sono le sentinelle di un processo che vede l’uomo al centro di tutti gli interessi. In questo senso e in questa dimensione svolgere il pensiero artistico significa riordinare, continuando l’esperienza passata, la maniera di vedere, di sentire, di organizzare il modo di vivere di quanti hanno la fortuna di nascere e di raccontare il viaggio, sempre breve, lungo le vie del mondo di cui tutti ne siamo parte integrante, si spera in maniera consapevole e partecipativa, per onorare l’origine e il giusto senso della vita.
Forse questo potremmo definirlo il miracolo dell’estate nella nostra provincia.



Angelo Scialpi